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Le novità normative in materia di emissioni in atmosfera per una corretta gestione da parte degli stabilimenti.

La disciplina nazionale in tema di emissioni in atmosfera, aggiornata già con il d.lgs. 46/2014, ha subito a cavallo tra il 2017 ed il 2018 importanti modifiche che hanno riguardato aspetti centrali per la gestione dei profili emissivi (profili autorizzativi, valori limite, modalità di campionamento e controllo, prescrizioni operative e gestionali).

Opus automazione ha organizzato a luglio di quest’anno un workshop volto ad approfondire le novità in materia di normativa e tecnologia a servizio dell’ambiente. In particolare l’avvocato Attilio Balestreri della B&P Avvocati, ha fornito una valutazione complessiva del panorama giuridico in materia di emissioni, volto ad individuare spunti pratici e operativi per una efficace gestione delle emissioni in atmosfera negli stabilimenti.

Di seguito l’abstract dell’intervento e la presentazione dell’Avv. Balestreri, mostrata in occasione del seminario “Ambiente & Emissioni: Normativa e tecnologia al servizio dell’ambiente“.

Abstract: novità in materia di emissioni in atmosfera

Avv. Attilio Balestreri – B&P Avvocati

Tra le numerose e puntuali modifiche apportate nei diversi interventi normativi recenti meritano approfondimento, innanzitutto, quelle introdotte con il d.lgs. 183/2017. Oltre a dettagliare nell’ambito del d.lgs. 152/2006 la disciplina dei “medi impianti di combustione” (di derivazione comunitaria) e ad aggiornare le disposizioni sugli impianti termici civili (anche in questo caso introducendo i “medi impianti termici civili”), il decreto ha effettuato – come previsto dalla legge-delega 170/2016 – un complessivo riordino della disciplina in materia di emissioni in atmosfera nell’ottica di:

  1.  razionalizzare le procedure autorizzative;
  2. dettare una disciplina della componente odorigena;
  3. aggiornare i riferimenti tecnici;
  4. valorizzare il sistema dei monitoraggi e controlli (del Gestore e delle Autorità);
  5. aggiornare l’apparato sanzionatorio;
  6. definire ulteriori disposizioni di dettaglio (ad. es. grandi impianti di combustione; COV; riduzione della polverosità e delle emissioni diffuse).

Di rilievo poi l’art. 18 della Legge europea per il 2017 (167/2017) con cui sono state aggiornate la disciplina dell’AIA (valorizzando, in particolare, le ricadute sanitarie), le disposizioni sugli impianti di incenerimento e coincenerimento dei rifiuti, la disciplina delle emissioni di COV e talune discipline settoriali (grandi impianti di combustione, impianti di produzione di biossido di titanio, ecc.).
Non da ultimo, meritano accenno le recenti previsioni del d.lgs. 81/2018 – anch’esso di recepimento di disposizioni comunitarie – che prefigura futuri interventi delle Autorità (da dettagliare in disposizioni attuative) al fine di complessivamente aggiornare i sistemi di monitoraggio delle emissioni e degli impatti, definire piani e programmi nazionali e strutturare un compiuto sistema di scambio di informazioni nel settore.
Nel complesso, dunque, numerose novità normative focalizzate, tuttavia, su comuni obiettivi specifici e da cui si possono dunque trarre importanti spunti “di sistema” e risvolti di diretta portata operativa.

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